venerdì 31 agosto 2007

Menù cinesi tradotti

La Cina tradizionale incontra il mondo e, soprattutto, si prepara all'invasione olimpica del prossimo anno. L'Ufficio del Turismo di Pechino si è pertanto premurato di tradurre e di tenere pronta per la diffusione una lista di ben 2753 piatti e bevande. Lo sforzo però è andato oltre: ci si è spinti persino a rinominare i piatti con fantasia. "Pollo vergine" o "testa bruciata di leone" (maiale in realtà) ne sono un esempio.
Anche questo rappresenta un tentativo di svecchiare e di presentare un volto davvero in linea con il mondo più moderno.
Come la mettiamo invece con i diritti civili più elementari? La Cina si svecchierà anche qui?

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mercoledì 29 agosto 2007

I cartelloni cinesi


Mi ha fatto tenerezza. E' qui accanto la foto pubblicata sulla prima pagina del dorso "Finanza" del Sole di oggi: è uno dei tanti cartelloni che campeggiano all'ingresso dei negozi di telefonia cellulare in Cina. Il cliente sceglie il numero che vuole associare al proprio telefonino. Sicuramente funzionale, sicuramente non tecnologico.

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martedì 28 agosto 2007

Il paradiso del Vaticano

No, non quello promesso ai credenti, ma piuttosto e più prosaicamente quello terreno e sempre valido dei tanti soldi gestiti dal - e dentro il - Vaticano.
La Stampa ci informa che la la Commissione Ue chiederà al governo italiano «informazioni supplementari» su «certi vantaggi fiscali delle chiese italiane», ma non ha ancora deciso se aprire un’inchiesta.
Insomma, i favori fatti alla Chiesa e allo Stato Pontificio dall'Italia non si sono esauriti con i patti Lateranensi, ma continuano con le agevolazioni fiscali concesse al Vaticano. Un esempio? l'esenzione dall'ICI per gli immobili, notoriamente una parte assolutamente non indifferente del già esagerato patrimonio ecclesiastico. San Franceso? I poverelli di Assisi? Chi erano costoro? Finanza e gestione accorta, in molti casi esentasse, consentono al piccolo stato nel centro di Roma di prosperare. E addirittura nel settore commerciale, nel quale la distorsione dell'efficienza dei mercati è in agguato, lo stato italiano consente alle imprese vaticane di usufruire di riduzioni di imposta considerevoli, fino al 50%. Chissà come saranno i conti della neonata flotta aerea vaticana: è evidente che potranno erodere importanti fette di mercato alle altre aviolinee, se potranno contare su sconti simili.
Insomma, si spera che lì dove ha fallito lo stato italiano possa rimediare la UE. Intanto, come amena lettura può essere interesante segnalare qualche pagina web:
- una striminzita (quanto basta) introduzione ai paradisi fiscali
- una piccola utile bibliografia
- fatti e misfatti legati alla gestione della ricca finanza gialla e bianca

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lunedì 27 agosto 2007

Il gusto amaro della baguette

Malinconico pezzo del Times sull'aumento del costo della baguette in Francia. La citazione delle conseguenze dell'aumento del prezzo del pane nel XVIII secolo è storicamente ineccepibile. Ormai, gli organi di informazione non sanno più che cosa inventarsi per distinguere i propri pezzi sul costo del grano e dei prodotti da esso derivati.

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La "Festa della patata" a Mosca

Si è svolta a Mosca una vera e propria celebrazione dell'alimento storico della grande madre Russia. Compagna di soldati e poveracci, fedele testimone della storia piena di eccessi, alla base di ogni piatto e bevanda (inclusa la vodka), la capitale russa ha messo su un vero e proprio festival: Moscow Potato 2007, dove gli avventori hanno potuto sbizzarrirsi su ogni aspetto connesso alla coltura e alla cucina del tubero.
Basti pensare che nella sola Russia ben 3,2 milioni di ettari sono destinati alla coltura della patata: un'estensione difficile anche soltanto da immaginare ... e superabile soltanto dai soliti cinesi, almeno ad oggi.
Infine, un cenno al principe della vendita di patate nella Mosca di oggi: "Kroshka Kartoshka", ovvero "piccola patata", una serie di chioschi variamente e brillantemente colorati che vendono patate lesse intere con burro, formaggio, e - a scelta - funghi marinati, salmone o melanzane.

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domenica 26 agosto 2007

Starbucks alla conquista dei supermercati

Le grandi catene americane che hanno rivoluzionato il mangiare e il bere nel mondo muovono passi importanti. McDonald's compie 40 anni e si regala un restyling dei locali e dei cibi venduti.
Starbucks, invece, cerca di reagire a tempi un po' cupi sia dal punto di vista commerciale che finanziario, inondando i supermercati con prodotti che riportano il suo marchio. Il cioccolato sarà il prossimo esperimento, in formato solubile prima e in dolciumi poi, verso la primavera. La cioccolata solubile avrà tre diversi gusti, di cui uno all'aroma di menta (mi viene in mente l'Aftereight che andava negli anni '80).
Intanto, la vendità di caffè va forte e un articolo caustico dell'Indipendent ne riporta i retroscena. Più chiaramente, problemi non mancano: la negazione di diritti sindacali, per esempio, o la proliferazione di movimenti anti-Starbucks che vedono nella multinazionale l'ennesimo esempio negativo di globalizzazione.
Nonostante tutto e complice il basso prezzo, negli USA ci sono analisti pronti a investire massicciamente su un titolo azionario in odor di risalita borsistica.

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Le tasse di Fisichella

Continua la serie di esempi civici pessimi. I "grandi" campioni non soltanto eludono - in alcuni casi sarebbe più esatto dire "evadono" - tasse e imposte che i normali cittadini si affannano a pagare, ma si permettono addirittura di giustificare se stessi. E' ciò che ha fatto Valentino Rossi con un video di stampo pontificio inviato ai maggiori videogiornali italiani e pronto per essere diffuso ai fedeli italiani urbi et orbi.
E' quello che ha pensato bene di fare anche Giancarlo Fisichella, in un'intervista comparsa su La Repubblica di oggi (purtroppo non ho trovato il link). Come molti sapranno (qui, il riassunto ANSA della storia), il pilota romano aveva stabilito la propria residenza a Montecarlo e aveva ricevuto una cartella esattoriale per il periodo dal 1998 al 2002 per l'importo complessivo di 17,2 milioni di euro. E' notizia di questi giorni che grazie ad un concordato raggiunto con l'Agenzia delle Entrate di Roma, Fisichella si è visto ridurre l'importo dovuto a 3,8 milioni di euro.
Beh, leggere frasi quali "non ho evaso un bel niente, sono io che ho voluto pagare le tassse", oppure giustificare il proprio trasferimento a Montecarlo "per essere più vicino alla sede dell'azienda per cui lavoro" oppure ancora di vedere il proprio operato come "la strada giusta, la via da indicare anche per gli altri" fanno ridere e incavolare allo stesso tempo.

A proposito di plurimilionari e tasse, ho riscoperto questo bell'articolo comparso su D di Repubblica nell'aprile 2006. Ottima lettura, davvero.

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giovedì 23 agosto 2007

L'estate sta finendo ...

Volge al termine anche la stagione estiva e anche quest'anno non ci siamo fatti mancare lo scandalo pruriginoso. A Pavia si scopriranno nefandezze inconfessabili, inimmaginabili, e Vespa e Mentana avranno tutte le "seconde serate" necessarie a gestire mediaticamente questa manna. Gli avvocati Taormina (35/40% di possibilità) o Bongiorno (60/65%) difenderanno uno dei colpevoli, i periodici avranno copertine assicurate, e l'intero circo mass-mediatico-puttanologico potrà respirare. Insomma, un classico "buttiamola in caciara", come direbbero a Roma.
Il costume italico rimane piccolo piccolo: Michele Salvati ce ne parla scorato dalla prima pagina del Corriere di ieri.

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martedì 21 agosto 2007

... anche il cioccolato

Tra i prodotti alimentari che vedranno aumentare il proprio prezzo c'è anche il cioccolato. E non parlo del cioccolato più commerciale e a buon prezzo, come quello della inglese Cadbury, che ha già tradotto in realtà l'aumento dei prezzi. Ora è il turno della Lindt & Sprungli, il colosso del cioccolato di lusso. La stagione autunnale sta per arrivare e come di consueto la casa svizzera ricomincerà a rifornire i distributori, la cui attività di vendita e più o meno sospesa durante la stagione più calda.
Beh, anche la Lindt aumenterà i prezzi e giustifica tale brutta sorpresa per i consumatori con l'aumento del costo della materia prima, il cacao.
Eppure, non si può dire che i conti della società non siano in piena salute: i primi sei mesi del 2007 hanno visto gli utili prima delle tasse aumentare di più del doppio.

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martedì 14 agosto 2007

Giornalismo di oggi

Mi convinco sempre più che fare un medio-buono giornalismo consista oggi nel trascorrere ore navigando sul web, raccogliere informazioni, assemblarle e fornire al lettore del quotidiano o periodico un piatto pronto. Mi sembra che accada più per i quotidiani, che potrebbero essere ormai ridotti a poche pagine con gli articoli di fondo e i commenti di un certo rilievo: il resto delle informazioni potrebbe benissimo essere gestito attraverso il sito web. Vittima di un processo ineluttabile è anche La Repubblica, che in un'intera pagina apparsa sia sull'edizione cartacea di oggi 13 agosto sia sul sito (qui, il link) tratta dell'argomento rincari dei prodotti alimentari primari, come pasta, latte e carne. L'articolo è completo anche di trafiletto sui biocarburanti, è ricco di dati e statistiche, ma niente affatto nuovo. Quotidiani e periodici stranieri ne parlano da oltre due mesi. Io, che non sono certo un giornalista, ne parlavo un mese e due mesi fa. Il Timesonline, da cui ho preso la maggiorparte delle informazioni, pubblicava pagine sul web (qui, qui e qui) addirittura dall'11 giugno.

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mercoledì 8 agosto 2007

Peana per Veltroni


E' quello intonato dal settimanale USA Newsweek che nell'ultimo numero non lesina incensi ed elogi al sindaco romano, o meglio, di Roma. Articolo in fin dei conti banale per un italiano, ma interessante per verificare l'idea che un lettore medio di Newsweek può avere dell'Italia e delle future sfide politiche. Per quanto riguarda Veltroni, beh, sembra non abbia fatto male a nessuno, è diventato persino romanista, è simpatico a mezza Italia e indifferente all'altra, parla da bravo ragazzo senza scontantare nessuno. Siamo sicuri che abbiamo bisogno di un Prodi più giovane? Mah!

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La Virgin e i mutui subprime


Mentre impazza su tutti gli organi di stampa la descrizione analitica dei mutui subprime USA e degli sfaceli borsistici che stanno provocando, con conseguente e dettagliata analisi del loro sviluppo e della loro prosperità, qualcuno che di soldi ne ha già tanti si trova in "difficoltà". Mi concedo anch'io una digressione su questi mutui: sono il frutto maturo, quasi sfatto, della globalizzazione del credito e dei meccanismi finanziari. Ognuno di noi può essere direttamente proprietario di una fettina di debito di un povero disgraziato americano che si è indebitato per comprare casa. Abbiamo acquisito questa fettina attraverso un fondo di investimento, un hedge, l'obbligazione di una banca o quella di qualcun altra - soltanto in ipotesi rassicurante - grande azienda. E' come il gioco del ballo con la scopa: quando finisce la musica, qualcuno si trova a ballare con la scopa che era passata di mano in mano e paga la penitenza. Il meccanismo è lo stesso: quel mutuo o pezzo di mutuo non è rimborsabile o corre il rischio di non esserlo. Che si fa? Si cerca il male minore: meglio pochi soldi e subito che niente soldi domani, ergo vendo tutto quello che ho. Negli USA è una strage (leggere per credere).
Bene, a che cosa ha portato tutto questo? Oltre alle conseguenze accennate su tutti gli organi di informazione, mi ha colpito il fatto che persino la Virgin Media, la società fighetta del super-fighetto miliardario Richard Branson, ha dovuto abbandonare per il momento l'idea di vendersi al migliore ricco offerente (con soldi altrui). Tutti hanno paura di mettere soldi a debito in questi giorni in giochini fighetti come quelli della Virgin. Aspetta ancora un po', Richard!

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lunedì 6 agosto 2007

Starbucks al contrario?


Come più volte menzionato in questo blog, numerosi sono i motivi che per ora tengono lontana Starbucks dall'Italia. Non è vero però il contrario: catene di caffè italiane provano a sfondare nel mercato USA. E' il caso di Mokarabia Coffee Bar, catena di bar italianissima con una dozzina di punti vendita in Italia e un'apertura anche a Dubai.
Ora è il tempo di provare con gli Stati Uniti: è prossima l'inaugurazione a Verrado, nei pressi di Phoenix, in Arizona. Sarà una storia di successo?

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Lezioni dall'Asia per Alitalia


Lo so, tutti scrivono di tutto su Alitalia e sempre più sale il timore di vedere soldi governativi - cioè nostri - andare in aiuto di una compagnia che è ostaggio della politica e dei sindacati (a proposito di sindacati, leggete il pezzo de L'Espresso). Non bastassero le lezioni europee di Sabena e Swissair, fallite, ristrutturate e ripartite, anche la JAL - la compagnia di bandiera giapponese - reagisce con una cura dura, ma efficace: uscita da rotte non profittevoli, taglio di personale, ottimizzazione della flotta. E' tutto così maledettamente difficile?
E ancora, è così maledettamente difficile mettere in pratica un minimo di sensatezza imprenditoriale? Un interessantissimo articolo da Noise from Amerika ci mostra come i ragionamenti economici dietro un'asta possano essere persino semplici da apprendere.

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