giovedì 1 marzo 2007

La Cina a scuola di diritto

Dopo l'economia, le leggi. La Cina, che ha basato il suo impetuoso sviluppo su manodopera infinita e condizioni di lavoro spesso difficili, fa i conti con il progresso civile, ovvero con la necessità di dotarsi di pacchetti di leggi in grado di garantire un futuro meno selvaggio. E' così che probabilmente la settimana prossima, il parlamento approverà leggi sulle imposte delle persone giuridiche e sul diritto di proprietà, attualmente una bestemmia in un paese comunista.
Mancano all'appello, purtroppo, altri settori che il legislatore cinese non vuole per il momento prendere in considerazione: il diritto della concorrenza, una legge sui brevetti e il settore giuslavoristico. Chissà se nei prossimi anni ci si riuscirà.

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