Blatter, il calcio e il potere in India
L'India è un subcontinente, l'India è enorme, l'età media è bassa, lo sviluppo indiano è impetuoso, secondo soltanto a quello del dragone cinese. E allora che cosa fa la FIFA, l'ONU affaristica del calcio, capitanata dal quel gran furbone di Joseph Blatter? Si butta a capofitto in India, per l'appunto, a vendere il prodotto "calcio": lo fa attraverso un roadshow (si chiama così, in realtà si tratta di un viaggio simil-elettorale) in loco e il lancio di un progetto chiamato Goal 2011. La parola d'ordine è, come sempre, "soldi, venite a me!", libera interpretazione di quanto realmente dichiarato dallo stesso Blatter nel corso del suo viaggio: "il calcio non può crescere senza aiuto politico e supporto finanziario dai rappresentanti del mondo degli affari. Bisogna sviluppare il gioco a tutti i livelli". Poi ci si meraviglia dell'esistenza di Calciopoli 1, 2 e chissà che altro.
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