lunedì 4 settembre 2006

Sesso orale a go-go negli USA

Tim Harford, l’ “ecomista mascherato” che scrive ogni sabato sul Financial Times e che ha scritto un godibilissimo libro, ci spiega in quest'articolo su Slate perché da un punto di vista economico, la pratica del sesso orale sta terribilmente aumentando negli USA.
Il fenomeno è assurto agli onori delle cronache anche grazie ad Oprah Winfrey (“teenage oral-sex craze”) e alla rivista Atlantic Monthly. I dati dicono che ragazzine 12/13enni praticano sesso orale con quanti più ragazzi possibile. La percentuale di maschi interessati dalla pratica è aumentata dal 50% al 75/80%, mentre quella di ragazze è salita dal 25% al 75/80%.
Tutto ciò è spiegabile con la teoria economica degli incentivi. Il sesso penetrativo è sempre più rischioso e gli adolescenti sono bombardati fin dai primi anni di scuola con le conseguenze drammatiche del virus dell’HIV. Quindi, la scelta del sesso orale come surrogato appare sicuramente una scelta meno rischiosa di quello penetrativo, più sicuro (anche se non indenne da alcune malattie, comunque meno gravi dell’HIV) e comunque appagante. Il ragionamento alla base è quello che spiega anche perché gli amanti della Coca Cola bevono più Pepsi quando il prezzo della prima aumenta.
L’epidemia del sesso orale è la risposta razionale all’aumento del prezzo del bene alternativo.

2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

però ...

9:35 AM  
Blogger doppiafila ha detto...

Sesso penetrativo? Per equilibrio, ogni tanto dovresti chiamarlo vaginatrativo...
Argh...
Saluti, Doppiafila

3:59 PM  

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