E' tempo di mozzarella da Starbucks
Nuovi piatti amplieranno il menù alla caffeina della catena di Seattle: sono in arrivo sul tavolo degli avventori insalate pomodoro e mozzarella, pasta con carne, insalata di pollo in salsa Thai, insalata di tonno. I menù potranno variare in ragione delle diverse località e abitudini alimentari: pollo al curry con couscous, insalata di pasta allo champagne, noodles di sesamo.
Ma anche il tradizionale reparto bibite vede arrivare novità: un mocha frappuccino ai lamponi e un mocha frappè sempre ai lamponi. Queste due bevande non avranno particolari connotazioni geografiche, ma saranno servite in tutti i locali. Come dimenticare, allora, un interessante excursus sui sapori dell'estate di Starbucks (inclusi i nuovi, ovviamente)?
C'è però chi prevede problemi nell'oliato meccanismo produttivo/commerciale di Starbucks. Servire più piatti si traduce con maggiore quantità di spazzatura, file più lunghe alle casse, maggiore attenzione richiesta agli addetti. E ancora, significa aumentare i rischi di ritardi nelle consegne, alimentando i volumi del magazzino. Insomma, non esattamente ciò di cui ha bisogno Starbucks oggi. Intanto il titolo mostra timidi segni di risveglio (+1,40%).
Nonostante tutto, si continuano a scrivere libri sull'esperienza di business della multinazionale: qui un'autorecensione dell'autore di "The Starbucks experience".
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