Il prezzo cala … e l’OPEC si preoccupa
Strana la vita dei produttori di petrolio. Il petrolio vende scendere il proprio prezzo di un decina di dollari al barile grazie allo spegnimento dell’incendio libanese e al momento di buona volontà del cattivo scolaro di Teheran. L’OPEC però ha paura di trovare qualche buchino nel proprio portafogli e di perdere qualche soldo. Edmund Daukoru, il nigeriano attuale presidente del cartello, mostra tutto il proprio disappunto affermando “sono molto preoccupato per la discesa dei prezzi. Al momento non sappiamo quanto ancora potranno scendere”.
È evidente che nel mercato delle fonti energetiche nuovi attori entrano in scena: etanolo, biodiesel e gas liquefatti. D’altra parte, l’OPEC non vede motivi per tagliare le forniture ora: i prezzi sono in realtà ancora abbastanza alti. E le incognite che regnano intorno a tali prezzi ancora piuttosto ingovernabili (ad es.: Iran, Proudhoe Bay).
È evidente che nel mercato delle fonti energetiche nuovi attori entrano in scena: etanolo, biodiesel e gas liquefatti. D’altra parte, l’OPEC non vede motivi per tagliare le forniture ora: i prezzi sono in realtà ancora abbastanza alti. E le incognite che regnano intorno a tali prezzi ancora piuttosto ingovernabili (ad es.: Iran, Proudhoe Bay).
1 Commenti:
Il prezzo del petrolio resterà comunque alto perché la domanda è alta: semplicemente l'equilibrio del mercato si sta spostando perché si ricomincia a cercare altre fonti, cosa che non si faceva con il prezzo a 15 dollari.
Poi è noto che i produttori di petrolio non sono mai stati bravi a gestirsi i soldi :-)
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