martedì 16 gennaio 2007

Starbucks alla ricerca di novità


I bar della catena Starbucks di Detroit cominceranno giovedì 18 a vendere il paczki, tipica ciambella di origine polacca particolarmente diffusa nell’area della città abitata da ebrei. Il dolce viene preparato nel periodo di carnevale. Per soli 95 centesimi ci si può comprare un vero serbatoio di calorie. Per il martedì “grasso”, non a caso, la catena venderà anche scatole da sei.
Sembra essere, questa, l’ennesima dimostrazione dell’attivismo esuberante di Starbucks, che continua a inanellare ottimi risultati commerciali. In pratica, la dimostrazione dell’inno di alcuni guru della consulenza: “think global, act local”.
Ennesimo frutto dell’ipercinetismo di Starbucks, l’apertura nel corso del 2007 dei primi bar della catena in India. Il governo indiano tergiversa un po’, ma alla fine
l’affare si farà. Il colosso americano ha progetti anche in Russia, Cina, Egitto e Brasile.
L’attivismo di Starbucks si spiega anche con un mercato in vera e propria ebollizione. L’italiana Illy cerca spazio negli USA e compra pubblicità sul New York Times con il progetto di aprire 500 punti vendita “Espressamente”; produttori colombiani mirano allo stesso ricco mercato con l’apertura di una catena di caffè-bar. Qui qualche interessante dato in più sulla situazione italiana. Qui, invece, per i più curiosi, i dati sui contratti futures quotati alla borsa di New York.

2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

MAniaco del caffé, eh... bravo, bravo. Saluti, Doppiafila

1:41 PM  
Blogger torchio ha detto...

Bisogna pur star svegli, no ;-)

5:03 PM  

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