Nestlè non si ferma
La multinazionale svizzera, proprietaria di molte marchi famosi (Alemagna, Nesquik, Buitoni, Perugina, San Pellegrino soltanto per citarne alcuni) e dei copiosissimi profitti che ne derivano, conferma le ottime previsioni, festeggiando l'aumento di utili per il primo semestre del 2006. Qui le cifre fondamentali esposte dal Sole.
Sottolinerei l'ultima parte:
"In un'intervista a Cnbc Europe l'ad del gruppo Peter Brabeck-Letmathe ha rilevato di non aspettarsi importanti aumenti delle materie prime per il 2007"
E' perfettamente risaputo che le materie prime tendono ad aumentare (vedere mio post sotto sul caffè); è altresì riconosciuta l'abilità delle grandi multinazionali di ribaltare sul consumatore finale tali aumenti. Nessuna sorpresa quindi se gli utili cadono a pioggia. A niente servono le numerose iniziative di boicottaggio, come quelle della RIBN e di Greenpeace, rivolte a intaccare il business della Nestlè.
Sottolinerei l'ultima parte:
"In un'intervista a Cnbc Europe l'ad del gruppo Peter Brabeck-Letmathe ha rilevato di non aspettarsi importanti aumenti delle materie prime per il 2007"
E' perfettamente risaputo che le materie prime tendono ad aumentare (vedere mio post sotto sul caffè); è altresì riconosciuta l'abilità delle grandi multinazionali di ribaltare sul consumatore finale tali aumenti. Nessuna sorpresa quindi se gli utili cadono a pioggia. A niente servono le numerose iniziative di boicottaggio, come quelle della RIBN e di Greenpeace, rivolte a intaccare il business della Nestlè.
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