In Bahrain il droghiere costa sempre di più
Ma, abitanti del Bahrain, non preoccupatevi perchè - come dice un portavoce - il governo ha tutti mezzi per minimizzare l'impatto dell'aumento dei prezzi sui comnsumatori.
I governi sono tutti uguali.
spuntini di attualità e storie di denari
Non finisce l’annosissima telenovela giudiziaria tra Beatles (ed eredi) e Apple (la casa discografica da loro fondata) e la EMI, una delle grandi corporations della musica. Di fronte la Supreme Court Justice di New York i Fab Four accusano la EMI di averli privati di milioni in royalties nel corso degli anni, gestendo la contabilità in modo quantomeno artistico, nascondendo i reali profitti e vendendo clandestinamente copie delle registrazioni del gruppo. I propositi di pace e amore di John Lennon giacciono nella tomba con lui.
La BBC, sempre all'avangardia per scelte editoriali e tecnologiche e una delle prime news company a utilizzare il proprio sito web per un'efficace interelazione con i propri lettori, ha inaugurato la nuova versione di NewsRound, il sito di notizie appositamente studiato per un target particolare: i bambini. Mentre il precedente sito era studiato per ragazzini fino a 12 anni, sembra che la fascia di età alla quale NewsRound intende ora rivolgersi scenda di un paio di anni. Certamente è un investimento non indifferente: chissà se questi piccoli lettori di oggi saranno i maggiori fruitori di notizie domani sulle pagine dello stesso sito. Intanto non può non essere sottolineato il coraggio editoriale di rompere gli schemi e fare, come spesso accade al broadcaster inglese, un passo molto lungo verso il futuro sfruttando ogni possibilità del mezzo tecnologico. Complimenti!
Il mondo del “downloading” dei brani musicali sfonda barriere ritenute finora impenetrabili. La SpiralFrog, una “online music company”, ha siglato con Vivendi Universal un contratto per rendere disponibile il catalogo di quest’ultima per il download gratuito. La SpiralFrog prevede di guadagnare dagli annunci che saranno presenti sul sito. La stessa Vivendi Universal sembra aver accettato una partecipazione gli utili provenienti da questa pubblicità. Siamo davanti a un passo ardito, quello del non ritorno. Il futuro della musica non può che essere il downloading o lo streaming. La crescita che pare infinita dei lettori mp3 (60 milioni di pezzi soltanto nel 2005 e 420 milioni di brani scaricati), una fruizione sempre più parcellizzata e una presenza sempre più ingombrante di tutti coloro che cercano di fare le scarpe ad iTunes di Apple sembrano portare alle estreme conseguenze intercettate da SpiralFrog: la gratuità.
La Volkswagen ha licenziato 1800 operai in Brasile e prevede di attuare un piano di ristrutturazione che le consenta di “eliminare” ben la metà della propria forza lavoro nel paese sudamericano. Siamo davanti a una fase di “reflusso” o alla ricerca invece di paesi in grado di offrire forza lavoro ancora più economica?
Tutti abbiamo un’idea più o meno suggestiva del Giappone quale paese della tecnologia spinta. Ed è generalmente vero. Accade però che anche nel Sol Levante abbiano qualcosa da imparare dagli europei, e dagli italiani in particolare. Per quanto possa sembrare strano, la portabilità del numero del proprio cellulare è ancora un tabù: fino al prossimo 24 ottobre, quando finalmente anche i telefonino-dipendenti di questo paese potranno cambiare liberamente gestore e scegliere quello che promette tariffe e condizioni migliori.
La guerra con gli hezbollah nel Libano meridionale non è finita come gli Israeliani si aspettavano. Una guerra iniziata male e finita peggio per quello che è considerato l’esercito più organizzato del mondo e che in questa occasione non ha certo dimostrato di essere in grado di gestire una situazione pur difficile. Ma adesso c’è il dopo-guerra. E anche i giornali di casa non fanno sconti al governo. L’Haaretz, uno dei quotidiani di punta in Israele, sostiene che nonostante le commissioni d’inchiesta, le dichiarazioni e le promesse, addirittura “stravaganti”, la politica post-guerra è una semplice cosmesi. Olmert ha promesso soldi alla regione settentrionale del proprio stato, imitando quanto già posto in essere da Nasrallah nelle zone libanesi confinanti. Non ha però analizzato nè tantomeno provato a spiegare al paese che cosa realmente non funzionato. Indecisione? Guerre intestine tra i militari? Sottovalutazione del nemico? Sembra quasi che la guerra abbia rappresentato l’occasione “giusta” per trasformare il futuro della regione, quasi che il paese non aspettasse altro. La domanda principale alla quale rispondere è: sono state create le condizioni necessarie e sufficienti per garantire una vita normale alla gente del Nord? Non c’è il rischio che le grosse somme che si stanno stanziando si riveleranno investimenti pericolosi, fin tanto che una stabilità politica e una sicurezza effettiva non conquisteranno la regione? Le falle del governo riflettono quelle di una società impegnata a guardare la superficie senza scrutare la sostanza delle cose.
Venti di nazionalizzazione del petrolio in Chad. Ieri infatti il presidente dello Stato africano ha imposto a due colossi come Chevron e Petronas di prendere le loro cose e abbandonare il paese. Un po’ come la fine di una storia d’amore. L’accusa finale? Una storia di tasse non pagate.
Come ampiamente prevedibile, Google sta progressivamente virando la propria attività verso il Business Software market. Dopo aver stupito il mondo dei motori di ricerca e quello finanziario, ora è la volta dell'attacco frontale al mondo di Microsoft. Google ha infatti creato una piattaforma sulla quale far girare alcune programmi alla base dell'attività quotidiana di ognuno di noi, come un word processor e un foglio di calcolo, insieme con un programma di gestione della posta elettronica, un'agenda e l'instant messaging. Non è un caso che che tutto ciò arrivi a pochi mesi dalla più importante release della suite Office di Microsoft. L'aspetto più importante di tutto ciò è che i programmi saranno web-based, ovvero non avremo necessità di installare nulla sul nostro pc, salvo ovviamente un browser che ci permetta di navigare.
La produzione di Zune, l'anti-Ipod di Microsoft, è stata affidata a Toshiba. L'azienda giapponese si è aggiudicata una (s)commessa importante, appoggiando gli sforzi dell'azienda di Bill Gates. Il nuovo lettore vedrà quindi una paternità di software riconosciuta a Microsoft, ma un corpo fornito da Toshiba, che già produce un prodotto simile, il Gigabeat. Ipotesi di prezzo: 300 dollari. Immagino che in Europa ci sarà, come al solito, un sovraprezzo. La santa alleanza ai due lati del Pacifico dovrebbe erodere le quote di mercato dell'Ipod, che soltanto nel terzo trimestre fiscale Apple - chiuso al 30 giugno - ha consegnato oltre 8 milioni di pezzi con un incremento annuale del 32%.
Come era fin troppo facilmente prevedibile, dopo la grande paura comincia il valzer delle richieste di risarcimento al governo britannico per le perdite subite a causa delle nuove rigide procedure imposte per l'imbarco del bagaglio a mano.
Adesso capisco. Pago il canone alla Rai per potermi sorbire sul sito della stessa (qui a destra) un bel banner pubblicitario di Sky.Non era mia intenzione scrivere così spesso di petrolio e di questioni legate all'energia, ma la cronaca finanziaria è più interessante e viva di un romanzo d'appendice e offre numerosi spunti sui temi caldi.
E' notizia di qualche giorno fa che la ONGC Videsh Ltd, una società indiana di proprietà governativa che si occupa di investimenti esteri, e la Sinopec, società cinese attiva nel settore petrolifero, acquisteranno una società colombiana, Omimex de Colombia, filiale operativa dell'Omimex Group, gruppo USA operante nel mondo dell'energia (e non solo). Dopo il fallimento teleguidato dell'acquisizione di Unocal, dunque, la Cina ci riprova e assolda come alleato niente meno che l'altro gigante asiatico. L'alleanza sino-indiana è capace di mettere sul tavolo 820 milioni di dollari per assicurarsi i pozzi onshore e gli "exploration blocks" in territorio colombiano. Il risultato in futuro potrebbe essere esplosivo: la moltiplicazione esponenziale dei fattori India/Cina/popolazione/mezzi produttivi è in grado di surclassare ogni competitor.