giovedì 31 maggio 2007

Carrellata su Starbucks


Breve serie di articoli su uno dei miei argomenti preferiti: Starbucks, il supermarket del caffè, un brand a proposito del quale fanno notizia anche le scritte e i messaggi che compaiono sui bicchieroni di carta.
Si comincia con un articolo di impronta economico-sociologica: con Starbucks è possibile spiegare il mondo e comprendere l'economia globale. Per l'autore dell'articolo, è addirittura possibile spiegare il motivo del boom della produttività USA a partire dalla metà degli anni '90. Ebbene, questo motivo è la caffeina e il periodo del boom inizia proprio quando la catena di bar di Seattle comincia a piazzare le proprie vetrine agli angoli di tutte le strade. Secondo questa arguta teoria, lo stesso meccanismo avrebbe garantito al Giappone una crescita impetuosa alla fine degli anni '90, periodo che coincide con lo sbarco nel Sol Levante delle grandi catene americane spacciatrici di caffeina.
Intanto, consapevole dei rischi di un'alimentazione ricca di grassi, Starbucks investe sul latte magro e lascia nel cassetto il latte intero, che finora aveva garantito gustosi sapori alle mille varianti di cappuccino vendute ai propri banconi. Un Caffe Mocha grande avrà "soltanto" 330 calorie invece delle 400 di prima.
Altro interessante articolo prevede a breve il sorpasso di Starbucks su McDonalds in termini di capitalizzazione di borsa. Ragione dietro tale imminente sorpasso sarebbe l'ampiezza dell'offerta di prodotti da forno e di bevande anche fredde nei propri negozi; si aggiunge poi la vendita di CD e DVD, anche personalizzati su richiesta degli avventori, l'offerta di wireless gratuito nei propri locali e il lancio di carte fedeltà per fidelizzare ulteriormente il cliente e farlo spendere di più. Gli analisti prevedono spazi fino a 40.000 nuovi bar (20.000 negli USA e i rimanenti 20.000 nel resto del mondo). Insomma, quello che gli esperti chiamano un "win-win scenario".
Peccato però che il titolo continua a scendere, raggiungendo i suoi minimi da un anno e mezzo a questa parte e suscitando le inutili proteste di chi ha investito (un forum ne parla senza mezzi termini). Che Starbucks abbia perso la propria anima (articolo vecchio di tre mesi, ma sempre leggibile)?

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Aumenta il prezzo delle banane


Fyffes, società inglese tra i maggiori importatori al mondo di banane, rivede al ribasso i suoi conti. Il motivo? L'aumento del prezzo del combustibile necessario per il trasporto. Altra interessante considerazione che emerge dall'articolo è l'impossibilità per la Fyffes di aumentare il prezzo delle banane al consumo, perchè l'aumento anche di pochi centesimi comporterebbe un drammatico calo delle vendite. In questo caso, a impedire l'esborso, l'ancora più drammatico aumento dei costi immobiliari.

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Ananas e cocaina


A Valencia non circola soltanto la bella gente della Coppa America, ma anche trafficanti di droga. La polizia spagnola ha sequestrato 837 pani di cocaina di circa 1 kg ciascuno abilmente nascosti in container che trasportavano ananas. Per la serie "segui il denaro, arriverai ai criminali", la polizia è giunta al sequestro della droga attratta dai ghiotti trasferimenti di denaro che l'azienda spagnola che importava frutta rimetteva periodicamente su conti colombiani.

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mercoledì 30 maggio 2007

Buone notizie per Alitalia


No, non è stato risolto nessuno degli innumerevoli problemi che avvolgono Alitalia. Le buone notizie vengono dall'esportazione delle pessime abitudini. La SAS, il cui 50% del capitale è di proprietà dei governi danese, norvegese e svedese, ha infatto celebrato la fine di un bello sciopero in pieno e riuscito stile Alitalia: quattro giorni di astensione dal lavoro, 1200 voli cancellati, 90.000 passeggeri coinvolti nella protesta e otto milioni persi dalle casse della compagnia.

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lunedì 28 maggio 2007

Tutti parlano di Coca Cola


E io ho selezionato pochi articoli che mostrano gli sforzi della casa di Atlanta per aumentare
volumi di vendita e mercato.
Si parla del mercato delle acque minerali, dove i soldi sempre più freschi a disposizione di un mercato sempre più effervescente attirano la madre di tutte le bevande analcoliche. 500 milioni di sterline inglesi (quasi 750 milioni di euro) sono pronte per acquisire la Highland Spring, una società scozzese produttrice di acqua minerale. In questo modo, gli americani cercano di far dimenticare la disastrosa esperienza inglese vissuta con il brand Dasani, acquistato tre anni fa e accusato nella (non a caso) perfida Albione di vendere acqua di rubinetto appena purificata. Il mercato dell'acqua minerale in Inghilterra vale oggi 2 miliardi di euro e la Highland Spring occupa il secondo posto nella classifica.
Pochi giorni prima, indiscrezioni su un'altra acquisizione: è la Glaceau, che produce acqua minerale rinforzata di vitamine. Anche in questo caso, l'intento è allungare le mani su un mercato ricco: quello degli enrgy drinks, settore affollato, ma ancora ricco di di possibilità. L'investimento sul piatto è di 4,1 miliardi di dollari. La Glaceau è di proprietà indiana, della Tata Tea.
Ed è proprio l'India, in una sorta di risiko della bottiglietta, un nuovo territorio da conquistare: "non importa in quale settore, siamo interessati a ogni area del mercato delle bevande".
La ricerca di nuove strade da parte della Coca Cola è testimoniata anche da alcune campagne pubblicitarie definite "non convenzionali", in atto da qualche mese: è il caso, per esempio, del lancio della Coke Zero (senza zucchero), appoggiato da video in cui avvocati che difendono la Coca Cola classica citano i rappresentanti della Coca Zero per aver "rubato" il gusto della bibita originale.
Infine, uno sfizioso articolo sul prezzo al consumo della lattina di Coca Cola negli anni, dal momento della sua nascita fino ad oggi; ovvero, come guardare ai prezzi di ogni giorno con un'analisi disincantata.

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mercoledì 23 maggio 2007

L'energia non ha colore politico


Quando l'energia scarseggia, Israele è persino disposta ad acquistare gas palestinese. E' quello che sta accadendo in una delle terre più calde del mondo, dove il gas scoperto sulla costa della striscia di Gaza potrebbe approvvigionare lo stato israeliano fino al 10% del suo fabbisogno annuale. L'accordo che sarà probabilmente siglato, secondo le fonti inglesi che gestiscono economicamente il rapporto, dovrebbe avere una durata di 15 anni e valere 4 miliardi di dollari, un quarto dei quali destinato all'autorità palestinese.

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Google allunga una mano sulla genetica


Non contento di aver praticamente ucciso il mercato dei motori di ricerca, della pubblicità on-line, dei video amatoriali e non (e parlo da utente di molte delle sue applicazioni), il duo Page/Brin sembra ora essere interessato anche al mondo della genetica.
Google ha infatti investito 3.9 milioni di dollari nella 23andMe, una società costituita da Anne Wojcicki, moglie di Sergey Brin.
Scopo della società è permettere alla gente comune di avere una maggiore, migliore conoscenza con il proprio genoma e le informazioni ad esso correlate. Dichiarazione a dir poco un po' sibillina. Brin ha affermato che il lavoro di entrambe le società è studiare le informazioni e rendere l'uso delle stesse più utile per ogni singolo soggetto. Anche questo articolo di Repubblica.it (pur non nominando la 23andMe) può servire per contestualizzare il tutto e avere una mezza idea sulle aspirazioni future della società di Mountain View. Ulteriori e sempre interessanti commenti sul blog di Vittorio Zambardino.
Poche informazioni in più sul sito della società.

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martedì 22 maggio 2007

Patate e noccioline a rischio di estinzione?


E' la preoccupante conclusione e l'ennesimo allarme che giunge a causa dei cambiamenti climatici in atto. Secondo i risultati di uno studio condotto dal Consultative Group on International Agricultural Research (CGIAR), che raggruppa scienziati ed esperti da tutto il mondo, il 61% di una cinquantina di specie di arachidi e il 12% di un centinaio di specialità di patate selvatiche potrebbero estinguersi entro la metà di questo secolo. Annie Lane, una delle autrici dello studio, afferma che l'unica possibilità di salvaguardare queste specie è creare una sorta di banca dove cusodire i semi per poterli "riprodurre" in futuro.

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Vuoi vincere la depressione? Indossa l'elmetto


Sembra essere l'ultimo ritrovato della medicina contro il "male oscuro". Una sorta di placca che segue il profilo della nuca darebbe impulsi magnetici sufficienti a scatenare reazioni utili alla cura della depressione. Il trattamento può avvenire comodamente nello studio del proprio psichiatra e non presenterebbe controindicazioni: il risultato è quasi assicurato con una serie di sessioni da 20 a 30 della durata di 40 minuti ciascuna. L'associazione dei medici psichiatri americani sembra essere entusiasta. Mah!

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L'ambizione di Dubai


Soltanto un paio di giorni fa menzionavo il grattacielo "verde" che si staglierà sul panorama di Dubai. Un articolo del Times riprende l'argomento "grattacieli". Un po' come accadeva nel Medioevo quando le città sfidavano il cielo per dimostrare la propria potenza e ricchezza, così l'emirato non conosce soste nel costruire. Quello che probabilmente sarà il grattacielo più alto del mondo è già costruito per metà e cresce di un piano ogni due giorni, ha fondamenta che scavano 50 metri nel sottosuolo e, quando sarà finito, il costo necessario per tirarlo su sarà lievitato a 1,1 miliardi di dollari. E meno male che la manodopera a basso costo importata dall'India non incide pesantemente.
L'ascensore veloce, detto non a torto "express", sarà capace di raggiungere l'ultimo piano da terra in soli due minuti. Una parte sarà destinata ad albergo di lusso firmato Giorgio Armani, mentre il resto del grattacielo avrà carattere residenziale. Pezzi stratosferici e lusso sfrenato non mancheranno.
Sul sito ufficiale della "costruzione magica", potrete controllare giorno per giorno il numero di piani completati e soddisfare la vostra curiosità con molti altri particolari interessanti.

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Il nuovo corso della Svezia: mazzette e "passaporti" falsi per il web.


Chi ormai ha qualche anno alle spalle forse ricorderà un telefilm degli anni '70 ambientato in Svezia, "Emil": aria fresca, vita agreste e buonismo in dosi massicce. I tempi cambiano e negli ultimi due giorni un paio di notizie hanno attirato la mia attenzione, dirigendola verso il paese scandinavo.
Tanto per cominciare, esiste un ufficio anti-corruzione, e già questo potrebbe essere visto come un segno
dei tempi. Il problema è che tale ufficio lavora a pieno ritmo, attualmente impegnato in investigazioni su mazzette pagate dalla Saab in Austria e nella Repubblica Ceca per "piazzare" l'aereo da combattimento Gripen e in altre mazzette, pagate questa volta in Argentina dalla Skanska, per investimenti relativi alla costruzione di un gasdotto. La scusa, banale: "il business all'estero funziona così". Noto con piacere che pur parlando di tangenti e mazzette, il nome dell'Italia non figura.
La seconda notizia, più sfiziosa, riguarda una società che vanta con orgoglio una sorta di pirateria informatica e si erge a paladina dei "cambi" di nazionalità sul web. La loro attività è diretta contro gli interessi corporativi dei governi e delle società, che vietano ai cittadini del mondo di usufruire a pieno di tutte le risorse che il web offre loro. Il costo per il "country shifting", ovvero per raggiungere i siti di interesse, spacciandosi come utenti provenienti da provider di paesi diversi da quello di reale appartenenza, costa poco: a partire da soli 4 euro al mese. Insomma, nascondiamoci dietro falsi indirizzi IP per godere appieno della libertà di internet. Non a caso, la società è sponsorizzata, non in soldi ma con "opere di bene", dal Pirate party, un partito che alle ultime elezioni svedesi è riuscito a intercettare ben 35000 voti in un paese che non arriva a 9 milioni complessivi di abitanti.

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Gli sparano in testa e non se ne accorge


Succede negli USA, nel West Virginia, dove un trentasettenne che dormiva viene raggiunto da un proiettile che perfora la parete del suo van e finisce la sua corsa nella testa del dormiglione che non se ne accorge (!!!), continuando il proprio sonno e svegliandosi nel sangue soltanto quattro ore più tardi. Le sue attuali condizioni non sono disponibili.

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Hong Kong 2: un magnete che attira fortuna e disperazione


Le prime previsioni, oltre dieci anni fa, lasciavano presagire un lento declino per la città cinese più famosa nel mondo. A distanza di dieci anni dall'abbandono del governo inglese, invece, appare evidente la forza magnetica che Hong Kong continua ad emanare. La popolazione continua ad aumentare e i cinesi ad affollarsi ai confini, nel tentativo di combattere povertà e ristrettezze e alla ricerca della fortuna economica. Purtroppo però la realtà non è sempre rose e fiori: coloro che devono fare i conti con la spesa quotidiana esistono anche qui e i problemi politici a volte non aiutano. Il numero di viaggi tra la metropoli e la più vicina città cinese, Shenzen, si avvicina ai 147 milioni e i tempi di attesa per ottenere un visto per la speranza può arrivare anche a 3 anni.

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lunedì 21 maggio 2007

Hong Kong 1: Intervista a Li Ka-Shing


Su Forbes, questa intervista a Li Ka-Shing, l'uomo più ricco di Hong Kong, evidenzia la soggezione al potere dell'intervistatore. Sembra quasi una delle finte interviste di Fabio Fazio, godibilissime, ma mielose e innocenti. Per chi non lo sapesse, il grande vecchio - ottantenne - è il proprietario di un impero estesissimo: le società di Li Ka Shing sono presenti in 40 paesi e forniscono servizi come l’elettricità, lo sviluppo dei immobili, le catene di negozi, i terminali di spedizione dei container, e l’alta finanza. Il valore degli affari di Li (includendo Cheung Kong e Hutchison Whampoa) si aggira intorno al 10% del valore degli scambi della borsa di Hong Kong.
In Italia il suo investimento più conosciuto l'operatore di telefonia mobile "3".

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Mini-elicotteri per la polizia municipale di Liverpool


A Liverpool, la polizia ha iniziato i test per utilizzare un robottino volante con scopi di sorveglianza dall'alto. Il prodotto, dotato di telecamera, funziona a batteria e viene dalla Germania (realizzato dalla Microdrones GmbH), pesa meno di un chilo e il suo diametro non supera il metro. Il c.d. cyber-copter ha una autonomia di soli 20 minuti, purtroppo, ma sicuramente un radioso futuro davanti. E' vero, più che un mini-elicottero, sembra un calabrone: immaginate però quante multe potrebbe fare e quante casse comunali potrebbe risollevare.

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Il fisco inglese alla conquista delle imposte scomparse


I sudditi di Sua Maestà che commerciano su eBay cominciano a tremare. Gli ispettori del fisco che si occupano di accertamenti, infatti, hanno intenzione di colpire a fondo l'evasione che si celerebbe dietro la vendita e l'acquisto on line per il tramite di eBay. Anche se effettuato sulla piattaforma elettronica più famosa la mondo e anche se in relazione a piccoli affari, sempre di commercio si tratta. Il Guardian propone un piccolo test per verificare la situazione dei lettori interessati. E' facile riscontrare che quasi tutte sono assolutamente replicabili anche per la situazione italiana. A questo proposito, è forse interessante rilevare che i maggiori esperti nostrani vedono nell'attività di vendita abituale, cioè organizzata con continuità e non occasionalmente, gli estremi dell'attività di impresa commerciale - con i conseguenti riflessi di natura fiscale - ai sensi dell'articolo 2195 del codice civile.

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Il Times parla della guerra delle spiagge italiane


La guerra dei bagnasciuga guadagne le pagine telematiche del Times. I tentativi dell'Adiconsum e di vari attivisti di guadagnare l'accesso alle spiagge in Liguria e a Viareggio ha infatto destato l'attenzione persino degli inglesi, che hanno riportato le ordinanze che in teoria consentirebbero il passaggio e anche le ragioni dei gestori degli stabilimenti. Interessanti alcune notiziole di fondo che raccontano sfiziose storielle di spiagge: da David Geffen che combatte tre anni per impedire l'accesso pubblico che disturba la quiete della sua villa a Malibu (e poi finisce per cedere) ai proprietari di immobili nel fiordo di Oslo che contestano il diritto dei cittadini norvegesi di camminare su terre non coltivate, come le spiagge.

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domenica 20 maggio 2007

A Dubai un grattacielo "Verde"


Se ne è già parlato e letto altrove nei giorni passati. La notizia non è nuova, se consideriamo che il progetto è stato presentato a Firenze nell'agosto del 2006, ma è rimbalzata su svariati siti anglosassoni la settimana scorsa. Comunque, anche se non nuova, la notizia merita attenzione: è l'ennesima dimostrazione della potenza organizzativa ed economica di Dubai.
Lo skyline del centro finanziario dell'emirato sta per aggiungere un altro gioiello: non è certo il primo grattacielo, ma saranno le sue qualità "verdi" a renderlo - almeno per il momento - unico. Sarà infatto dotato di tre turbine eoliche da 225 kilowatt da 29 metri di diametro e di 4000 pannelli fotovoltaici. Sistemi di riciclo e di ottimizzazione energetica consentiranno risparmi dell'ordine del 40% per quanto riguarda il consumo dell'acqua e del ben 65% per quanto riguarda l'energia totale.
Il progetto è della Atkins, società specializzata nel gestire realizzazioni complete dall'A alla Z e che si è avvalsa degli architetti fiorentini David Fischer (nonostante il nome), Fabio Bettazzi e Marco Sala. Ma la caratteristica forse più interessante è il fatto che l'intera struttura e ognuno dei piani saranno rotanti, in modo da ottimizzare ancora di più, e sfruttare al meglio, le innovazioni realizzative.

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venerdì 18 maggio 2007

Vende l'azienda e fa un regalo ai dipendenti


Soltanto lunedì scorso accennavo ai casi del business globalizzato che permettono alla "birra indiana di acquistare il whiskey scozzese". E' notizia di oggi che il venditore, il miliardario sudafricano Vivian Imerman, ha deciso di regalare un tesoretto di 26 milioni di sterline ai suoi seicento dipendenti, ringraziandoli in modo tangibile per il lavoro e la dedizione dimostrate negli anni che lo hanno visto gestire l'azienda.

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Finalmente, e definitivamente, l'email sul cellulare

La notizia sembra banale, ma non lo è. Finalmente un servizio di email studiato e realizzato per i cellulari. E, tra l'altro, gratuito. Accadrà alla fine del mese in Francia, ma dietro l'operazione c'è la SetNet, una società della Silicon Valley (e come ti sbagli?), che utilizzerà il mercato europeo come trampolino di lancio per gli USA. La pubblicità coprirà spese e investimenti.
In futuro, in ogni telefono cellulare l'email sarà un elemento importante quanto la voce.

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martedì 15 maggio 2007

Cocaine


La Redux Beverages di Las Vegas, una società produttrice e distributrice di bevande, aveva messo in commercio una bibita dall'inequivocabile nome "Cocaine". La scelta, non certo casuale, voleva sottolineare l'alta carica di energia assumibile dalla bevanda: ben 280 mg di caffeina nella lattina - non segreta della bibita. Circa tre volte e mezzo la quantità della più famosa Red Bull. Il nome e i claim pubblicitari attirano l'attenzione dei media.
Una settimana fa, la bibita in questione viene ritirata dal mercato con contemporanea raccomandazione da parte dell'FDA (l'ente governativo che si occupa di prodotti alimentari e farmaci) di cambiare il nome del prodotto. Detto fatto: la Redux ha rinominato la bibita. Adesso si chiama "Censored", ovvero "censurata". Lo spirito sarcastico è salvo.
So che non c'entra niente, ma la prima cosa che mi viene in mente quando leggo Redux è il nome di un farmaco prodotto dalla Wyeth (azienda farmaceutica anch'essa americana) che ha dato origine a una delle più massicce class-action USA degli ultimi anni: un farmaco per dimagrire si è dimostrato causa di scompensi cardiaci di vario tipo. Interessati circa sei milioni di americani: in ballo 22 miliardi di dollari in risarcimenti.

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lunedì 14 maggio 2007

La birra indiana si beve il whiskey scozzese


Ancora una volta l'India è alla riscossa nel settore degli investimenti e delle acquisizioni all'estero. Adesso è il turno di Vijay Mallya, capo indiscusso del UB Group e magnate della birra indiana (suo il celeberrimo marchio Kingfisher), che dovrebbe acquisire Whyte & Mackay, produttore di Whiskey scozzese. Il raggio d'azione di Mallya spazia dall'industria farmaceutica al settore aereo, di cui ho già avuto brevemente modo di parlare, ma ora ha puntato la sua attenzione e i suoi soldi su un simbolo della britannicità: il valore dell'acquisizione a giudizio degli analisti dovrebbe sfiorare gli 850 milioni di euro.
In India il consumo di whiskey sale rapidamente, come tutti i beni di lusso tipici della vita occidentale, almeno per come la vedono gli indiani. Purtroppo però sono spesso costretti a bere whiskey prodotto localmente e non affossato dalle tasse sull'importazione di superalcolici dall'estero.
Dal canto suo, la Whyte & Mackay è un'azienda con profitti operativi che hanno superato i 75 milioni di euro l'anno scorso e che si prevedono in ulteriore crescita del 20% l'anno nell'arco dei prossimi cinque anni, soprattutto grazie all'impulso dei mercati emergenti Cina e Brasile.

venerdì 11 maggio 2007

Di tutto un po'

Mi ero appuntato un po' di "spuntini" di attualità che avevano attirato la mia attenzione nelle settimane scorse, ripromettendomi di scriverci sopra qualche post. Purtroppo non ho avuto tempo e in questo mondo le informazioni hanno spesso la data di scadenza come gli yogurt. Qui di seguito qualcuno di quei link e poche parole per ognuno: alla curiosità intellettuale di chi legge il compito di scoprire qualcosa in più.
Nuovi progetti per il fondatore di Digg? Dopo il successone di Digg, Kevin Rose si butta in un'altra start-up e si porta dietro Daniel Burka, anche lui da Digg, e Leah Culver, imprenditrice alle prime armi (qui, in un simpatico video).
Anche Hollywood è sensibile all'onda verde che sembra coinvolgere i media. O forse si tratta semplicemente di non dispiacere il pubblico e tutelare i ricavi di quell'enorme macchina da soldi che è il cinema? L'idea viene dalla Universal Pictures di concerto con il Coservation Fund in occasione del lancio del film Evan Almighty.
Qui, invece, passiamo ai mestieri più diffusi nei mondi virtuali: ovviamente, Second Life la fa da padrone. A me ricorda tanto un libro che divoravo da piccolo e che si chiamava, appunto, il grande libro dei mestieri. Era pieno di bellissimi disegni!
A proposito di mestieri, uno sicuramente affascinante e sempre cool da oltre venti anni è quello di chi si occupa di design alla Apple: in questo articolo su Technology Review, il tentativo di spiegarne il successo senza confini e senza tempo.
Senza confini e senza tempo è anche il subbuteo, che presto vedremo addirittura in versione per cellulare. I diritti del gioco, che ha allietato i pomeriggi di tanti, sono della Hasbro; per l'occasione, lo sviluppo della versione mobile è stato curato dalla Creative North Studios e concesso in licenza alla Selatra che la distribuirà in 55 paesi.

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mercoledì 9 maggio 2007

Second Life: ancora crimine


Qualche post fa si parlava del lato criminale di Second Life. Scopro che in Germania, paese che vanta la più alta rappresentanza di propri cittadini (ben 209.000) nel mondo di Second Life, le autorità stanno investigando sui frequenti casi di pedopornografia. L'indagine è partita dalla città di Halle, dove un cittadino del mondo virtuale ha messo in vendita foto pedo-pornografiche e pagato per acquistare sesso con avatar minorenni. Si tenevano addirittura veri e propri meeting pornografici, ai quali era possibile accedere per soli 500 Linden dollars, equivalenti a poco più di 2,20 euro. In Germania la pedopornografia virtuale è un reato punibile con pene detentive tra i tre mesi e i cinque anni, mentre negli USA non costituisce reato. Nel mondo virtuale di Second Life è in costante aumento, tra l'altro, l'abitudine al sesso con animali.

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Gli hotel di lusso del futuro


Per gli appassionati di design e di architettura o anche soltanto per curiosi come me, a questo indirizzo troverete la lista dei dieci hotel più lussuosi del futuro. Si va da quello con solo accesso via mare e cielo con una costruzione che rimanda alle teorie cosmologiche di Anassimandro allo stra-markettizzato Burj al Arab, da un albergo cinese a picco sulle cascate al Poseidon delle isole Fiji, che non sfigurerebbe in nessuno dei film di James Bond; dal resort a 10 stelle sottomarino al futuribilissimo albergo sulla Luna da completare per il 2050.
Un vero e proprio spettacolo!

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Sex over the phone



A Vienna evidentemente non è rimasto molto della dura e rigorosa scorza teutonica. La biblioteca del City Hall, il municipio intorno al quale ruota la vita ufficiale della città, ha inaugurato un servizio telefonico degno di una disinibita hotline. Fino al 31 maggio prossimo, un'attrice declamerà con la dovuta "partecipazione emotiva" versi e pagine tratti dalla collezione di libri a disposizione della biblioteca. I temi saranno scelti all'interno di opere degli ultimi secoli ad alto tasso erotico.
Un minuto al telefono più caldo della cultura costerà 39 centesimi di euro: il ricavato sarà destinato all'ampliamento e alla migliore sistemazione dei locali della biblioteca.

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martedì 8 maggio 2007

Grandi movimenti nel mercato della birra australiana


Forse non tutti sanno che il mercato della birra in Australia vale la strabiliante cifra di quasi quattro miliardi di euro. Dopo i tedeschi, gli australiani sono i maggiori bevitori al mondo, e il ricco mercato porta grandi manovre comerciali.
La maggiore produttrice di birra australiana, la Victoria Bitter del gruppo Foster's, ha recentemente introdotto un nuovo prodotto con una gradazione alcolica del 3,5% contro il classico 5% della birra con bottiglia caratterizzata dalla tradizionale etichetta verde. Segno che i tempi stanno cambiando? Parrebbe di sì, se la Foster's ha investito una cifra vicina ai 23 milioni di euro soltanto per la campagna pubblicitaria della nuova birra.
Grandi movimenti commerciali, intanto, affollano il continente se persino la Coca Cola (attraverso la Coca Cola Amatil) sta effettuando scorribande nel mercato della birra: la società prevede di issarsi al terzo posto tra i maggiori venditori di birra in Australia entro il 2012.

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I giovani giapponesi che dormono nei cybercafè


Per chi non è mai stato in un cybercafè giapponese, sappia che non ha molto a che vedere con quelli che siamo abituati a vedere in Italia. Lo standard è elevatissimo, alcuni hanno delle vere proprie stanze, arredate con scrivania, poltrona superergonomica, pc potentissimi, collezione di manga, lampade da tavolo e altre cose che possano rendere piacevole il tempo trascorso lì.
E' un'abitudine che prende sempre più piede specialmente a Tokyo, dove il costo della vita è aumentato a tal punto da vedere nell'internet cafè un'oasi a buon mercato: per alcuni giovani senza lavoro è una vera e propria casa e per gli impiegati che vogliono schiacciare un riposino è un rifugio sicuro. Per una somma fra i 1400 e 2400 yen (9/15 euro) è possibile addirittura passare un'intera notte e le bevande e la tv sono incluse.
Qui, altre info al riguardo.

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lunedì 7 maggio 2007

Il calcio inglese porta YouTube in giudizio e i soldi in cassa


Il motivo è il solito: violazione del santissimo copyright, protettore di tutte le squadre e alimentatore dei denari delle squadre di calcio. L'azione giudiziaria è stata presentata a New York congiuntamente dalla English Premier League e dall'editore musicale Bourne. Secondo questi ultimi, YouTube avrebbe consapevolmente e continuamente incoraggiato gli utenti a navigare nel proprio sito al fine di aumentare il numero di visite e alzare quindi il profilo.
Nessuna sorpresa, invece, se il valore televisivo della Premiership (la serie A inglese) aumenta e spinge a vere e proprie guerre per l'ingresso nell'olimpo. Secondo uno studio di Deloitte, la promozione dalla serie B alla A comporterebbe un vantaggio economico che può arrivare anche a 60 milioni di sterline (più o meno 85 milioni di euro).

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La middle class indiana annega nella spirale dei debiti

E' la conseguenza dell'economia galoppante e del boom del settore immobiliare. Le case hanno duplicato o addirittura triplicato il proprio valore e i mutui hanno seguito lo stesso percorso nell'arco temporale di due soli anni.
Identico discorso è possibile fare per altri beni, come le automobili o sfizi hi-tech.

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Finanza e cappuccino


Starbucks è una miniera di informazioni e di collegamenti fra economia reale (e di moda, aggiungerei) e il mondo della finanza e delle chiacchiere che vi gira intorno. Esempio ne sono un blog che si occupa soltanto di gossip relativo al mondo Starbucks e un blog tutto italiano per i veri amanti della catena di caffè. Anche nel mio blog numerosi sono i post dedicati alla catena USA del caffè declinato in ogni sua possibile forma: basta fare una veloce ricerca (in alto a sinistra) all'interno del sito per leggere tutti i post dedicati.
I risultati dell'ultimo trimestre di Starbucks non sono negativi, anzi tutt'altro: è evidente però una stanchezza del titolo che riflette una difficoltà a invadere nuovi spazi di mercato. Gli strateghi provano a snidare nuovi clienti aggiungendo ai derivati dal caffè anche sandwich e prodotti da forno, neanche volesse diventare una banale tavola calda. Ma tant'è.
La notizia davvero rilevante che volevo però riportare è una voce che forse non è niente più di uno scherzo, ma che rimane suggestiva: Google dovrebbe comprare Starbucks. Per una numerosa serie di motivazioni finanziarie, commerciali e di compatibilità di brand, il duo acchiappatutto di Mountain View dovrebbe acquisire una enorme catena di bar alla moda. L'articolo merita una lettura.

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domenica 6 maggio 2007

Come diventare alcolizzati


Semplicemente facendo l'assaggiatore di birra per conto di un birrificio brasiliano per oltre dieci anni. E' quello che è successo a signore che ha fatto causa alla Companhia de Bebidas das Americas (Ambev) accusando il suo datore di lavoro di avergli fatto bere circa un litro e mezzo di birra ogni giorno. In primo grado il giudice ha dato ragione al dipendente, asserendo che la compagnia non avrebbe dovuto scegliere un alcolista per quel lavoro.

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Il superjumbo indiano beve birra


Un Airbus A380 atterra all'aeroporto di New Delhi: è la prima volta che un superjumbo poggia il suo carrello sul suolo indiano. La Kingfisher Airlines ne ha ordinati ben cinque per un affare da ben 3 milardi di dollari. La società che possiede l'aerolinea è la stessa che produce una delle più famose birre indiane.

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Lanterne rosse? No, grazie

A Treviso un'ordinanza comunale prevede la rimozione delle insegne e delle decorazioni sistemate da commercianti cinesi nei pressi dei loro esercizi commerciali.
Un nuovo capitolo della guerra di quartiere Italia/Cina? Sarà un caso che anche questa volta teatro dello scontro è una zona altamente produttiva?

Storie di ordinaria petrolizzazione


Il governo giapponese ha chiuso un affare da un miliardo di dollari per partite di petrolio da Abu Dhabi. Le caratteristiche dell'accordo sono particolarmente innovative: il petrolio arabo è stoccato e immagazzinato in Giappone e quest'ultimo ne potrà usufruire in via preferenziale in caso di emergenze. In cambio, il Giappone finanzierà l'Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC) a tassi estremamente vantaggiosi per la realizzazione di infrastrutture. L'accordo è annunciato a margine di un viaggio del primo ministro giapponese Shinzo Abe, che si è portato dietro la bellezza di 180 uomini d'affari.
Allo stesso tempo, l'Arabia Saudita non vuole perdere l'opportunità di vendere montagne di petrolio all'intero coacervo di draghi, dragoni ed elefanti asiatici. In realtà, problemi non ce ne sono: si tratta soltanto di assicurare tutti sulla disponibilità del prodotto. E' quello che ha fatto il ministro del Petrolio saudita nell'ambito di una tavola rotonda asiatica sull'energia che si è tenuta a Riyadh. In quest'ottica, l'India, assetata quanto la Cina di prezioso combustibile, dovrebbe dormire sonni tranquilli, anche se notizie che riporto in altri post lascerebbero credere il contrario.
[la vignetta viene dal sito http://www.mrdowling.com]

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venerdì 4 maggio 2007

L'ultima frontiera del product placement


I film di animazione hanno iniziato anni fa a macinare soldi su soldi scucendoli ad allegre famigliole in gita cumulativa al cinema. Di pari passo, in tutti i film a partire in grande stile da "Guerre stellari" del 1977, la pubblicità più o meno occulta dei prodotti ha conquistato sempre più spazi fino a diventare parte fondamentale delle strategie di marketing sia del prodotto che del film.
I Transformers sono già robottoni super venduti, ma ora con il film alle porte sono sicuri di sbancare anche nei multiplex. Il film e il robot hanno dato il via a una serie incredibile di accordi di licensing e di co-branding fra società e marchi di prima grandezza: sono coinvolte Hasbro, Pepsico e General Motors.
L'articolo è lungo, ma vale la pena per gli interessati, perchè ricco di dettagli.
Intanto chi sta accumulando tonnellate di biglietti staccati ai botteghini è Superman 3: pienone ovunque ed edicole piene di gadget, dvd e pupazzi.

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Il lato criminale di Second Life


Come ogni universo che si rispetti, anche in Second Life il crimine dilaga. E' un aspetto che non conoscevo e che non viene riportato nell'ormai ricchissimo panorama di articoli dedicati all'universo parallelo (pensare che sul Magazine del Corsera c'è addirittura una rubrica fissa).
Per tornare al crimine, leggo su un blog di Wired che la polizia belga ha iniziato delle indagini su un presunto episodio di violenza sessuale avvenuto in Second Life e denunciato da un cittadino, per l'appunto, belga. Ne parlano due organi di stampa e l'argomento è stato discusso a lungo sia nei forum dedicati a Second Life sia in un blog specificamente dedicato a questioni legali che impattano sui mondi virtuali.
In aggiunta, interessante anche la prospettiva dell'utilizzo dei mondi virtuali per riciclare denaro vero. Sembra che per ora le preoccupazioni siano per lo più statunitensi, ma non è escluso che presto ci troveremo ad affrontare anche noi problemi simili.

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La pizzeria che fa affari eco-sostenibili


Si chiama Galactic Pizza, è un ristorante di Minneapolis e si vanta di avere una "visione del futuro", praticando - nell'esercizio dell'attività economica - il rispetto di principi ecologicamente corretti.
La lista è elencata nel sito linkabile sopra e comprende l'utilizzo di veicoli elettrici per trasportare la pizza, mozzarella proveniente da mucche cresciute senza ormoni, l'acquisto di elettricità da società che la producono sfruttando il vento e perfino una percentuale dei profitti destinati alla beneficenza.

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giovedì 3 maggio 2007

La multinazionale del caffè


E' Starbucks, senza ombra di dubbio. Nessuna catena riesce a vendere caffè in ogni parte del globo (Italia esclusa, ovviamente) come fa la società di Seattle. Gli interessi e i soldi girano vorticosamente e spesso si confondono con la politica e l'affarismo spinto: Starbucks è un colosso con una vera e propria diplomazia commerciale. Ne sono un esempio le notiziole che riporto.
In Romania, gli inventori del frappuccino hanno aperto da meno di un mese il primo negozio nel paese, che farà da apripista a un business in crescita in tutta l'Europa dell'Est. Partner di Starbucks in questa avventura è la Marinopoulos Coffee Company III, società greca che già collabora con gli statunitensi in Grecia, a Cipro, in Svizzera e in Austria.
In India, potrebbero essere aperti entro l'inizio del prossimo anno ben 100 negozi. E' stato infatti superato l'ostacolo della FIPB (Foreign Investment Promotio Board), che ha dato il via libera. Rimane il nodo delle modalità giuridiche con cui sbarcare nell'enorme nazione indiana, considerato che la legislazione consente gli investimenti stranieri con alcuni limiti. Il modello classico sviluppato da Starbucks, quello della joint venture, potrebe lasciare il passo a un franchising, che lascerebbe agli investitori locali la proprietà degli esercizi commerciali. A Delhi e Mumbai le prime aperture.
In Etiopia, infine, è stato siglato con il governo locale un accordo di marketing e di gestione di marchi al fine di chiudere una vertenza che rischiava di minare alcuni dei brand utilizzati dalla società americana e, al contempo, di impedire al governo etiope di poter sfruttare a dovere l'alta qualità dei chicchi prodotti sulle proprie terre. In un paese dove quasi un quarto della popolazione è coinvolta a vario titolo nell'industria del caffè, questo accordo dovrebbe portare più di qualche reale beneficio ai contadini.

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La Croazia ci ruberà i turisti


Le coste e le colline croate, già ben frequentate, lo saranno sempre di più, soprattuto dalle multitudini turistiche anglosassoni. Una decina di giorni fa un articolo della BBC sottolineava come le vigne risorgessero a nuova vita dopo l'imponente opera di sminamento: a lavorare nei campi ci sono, paradosso dei paradossi, i serbi. E pensare che fino a una decina di anni fa si scannavano.
Ma la Croazia non è soltanto mare, è anche colline incantevoli, borghi in pietra e una bellissima penisola come l'Istria: i complimenti vengono dall'Herald Tribune, che profetizza nella zona lo sviluppo turistico e residenziale di un misto di Toscana e Provenza. I prezzi per acquistare immobili sono ancora a livelli di decenza, 1500 Euro/mq, ma tendono ad aumentare.
Questi articoli non aiuteranno certo ad abbassarli.

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65 milioni di dollari per un paio di pantaloni

E' la richiesta di risarcimento avanzata nei confronti di una lavanderia di Washington pe aver perso un paio di pantaloni, ritrovati peraltro dopo solo una settimana. La richiesta è tanto più incredibile se si considera che a chiedere i danni è un giudice amministrativo, che evidentemente - persa ogni parvenza di ragione - ha ritenuto di doversi accanire contro i sud-coreani che gestiscono la lavasecco fino all'inverosimile. Basti pensare che per arrivare alla somma richiesta, sono stati calcolati persino i costi per l'affitto di un'automobile per portare ogni fine-settimana gli indumenti da lavare presso un'altra lavanderia, il tutto moltiplicato per 10 anni e ulteriormente moltiplicato per 3, ovvero il numero dei gestori della lavanderia (padre, madre e figlio).

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Soldi da lontano in Inghilterra


Una volta erano soltanto terre lontane, buone da colonizzare e in alcuni casi neanche quello era un buon motivo per spingersi così lontano. Adesso da quelle stesse terre arrivano soldi, e non pochi, a ravvivare la già scoppiettante finanza londinese.
E' il caso dei soldi indiani che prendono decisamente la via dell'ovest e si dirigono verso il mercato inglese, dove gli investimenti indiani già contano per il 16% del totale degli investimenti esteri, secondi soltanto agli USA. La somma che affluisce in UK è vicina ai 75 miliardi di euro dai 56 di soltanto due anni fa. L'attrattiva inglese è data dal fascino europeo, condito con la dimestichezza anglosassone a favorire investimenti e, ovviamente, anche dalla lingua. Un caso di colonizzazione al contrario?

Tanto per non sbagliare, anche i soldi tailandesi cercano la giusta congiunzione con un investimento inglese. E quale investimento è più di moda del calcio inglese, già meta di ricchi e straricchi di tutto il mondo? L'ex premier del paese asiatico Thaksin Shinawatra, osteggiato dai militari e messo nell'impossibilità di fare politica, sta pensando di consolarsi acquistando la squadra del Manchester City. Thaksin avrebbe fatto fortuna col rutilante mondo delle telecomunicazioni, vendendo la propria società - Shin Corp. - a un'impresa di Singapore.

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mercoledì 2 maggio 2007

Via col vento in India


L'India è il quinto produttore mondiale di energia eolica. Un paese sempre più affamato di energia e spesso - a torto - ritenuto indietro nello sviluppo di scenari eco-compatibili. Invece, il sub continente non ha paura di investire, anche attraverso sgravi fiscali rilevanti, nell'energia prodotta dai venti che soffiano soprattutto nelle regioni meridionali dell'enorme territorio a disposizione.
La Suzlon, società capostipite nella produzione di macchinari per la produzione di energia eolica, è sul mercato dal 1995 e sigla importanti contratti multimilionari (in dollari) con colossi industriali consapevoli della guerra ambientale che devono fronteggiare: Tata, Reliance Energy, Tata e la governativa Hindustan Petroleum.

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Caro vecchio petrolio, per sporchino che tu sia ...

I norvegesi hanno avuto molti regali dalla natura e dalla storia: sono pochi in un territorio piuttosto esteso, anche se non sempre ospitale, passano per tranquilli amanti della madre terra e sono indecorosamente ricchi di petrolio (terzi esportatori al mondo, dopo Arabia Saudita e Russia). Nel settore degli investimenti si ergono a giudici di moralità, destinando somme vicine ai 300 miliardi di dollari (soltanto negli ultimi dieci anni) a un fondo che accumula azioni e obbligazioni di società che ritengono "etiche": si tratta del Fondo Pensioni Governativo, un colosso capace di spostare sensibilmente i corsi azionari delle società coinvolte. Questo è tanto vero da suscitare anche reazioni forti dalle diplomazie USA che vedono numerose proprie società messe all'indice.

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Case con visto a Dubai


Mentre la Gulf Air riduce sensibilmente biglietti gratis e facilitazioni varie per chi vola sui propri aerei, gli imprenditori immobiliari dell'emirato studiano le modalità per attirare non soltanto il turismo residenziale ricco, ma anche gli indiani che cominciano ad avere difficoltà a stare dietro all'impennata dei prezzi immobiliari in patria. Gli appartamenti offerti sono situati a 20 minuti dall'aeroporto internazionale, hanno una o due stanze da letto e hanno una simpatica sorpresa inclusa nel prezzo: un visto per la residenza permanente e, in più, addirittura la possibilità di affittare l'appartamento, vedendosi assicurare dal costruttore un ritorno dell'8% per tre anni, mentre si continuano a pagare le rate del mutuo.
Poi si dice che gli operatori non hanno fantasia!

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A Singapore i pedoni più veloci


E' questo il risultato finale di un singolare studio condotto da Richard Wiseman, uno studioso inglese, che afferma la velocità alla quale camminano i pedoni sia un indice rilevante della qualità della vita in quella città. Il dato cumulato mostra come negli ultimi dieci anni la velocità sia aumentata a una media del 10%. L'incremento maggiore si è registrato nel Far East: non a caso i camminatori più veloci sono a Singapore, seguiti dai danesi di Copenaghen e dai madrileni.
Nella pagina segnalata al link troverete la classifica completa, nella quale però non compaiono città italiane. Da noi forse non si cammina?

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Libero commercio di diamanti in Liberia

Nel paese africano si può ricominciare a commerciare in diamanti, dopo la fine dell'embargo ONU imposto nel 2001 a causa delle guerre crudeli alimentate proprio dalle pietre preziose, che saranno ora accompagnate da un certificato di origine che ne dovrebbe garantire il percorso nel mercato.
Scommettiamo che i ricchi margini di mediazione attireranno le attenzioni criminale e che vedremo presto i "migliori amici delle donne" nuovamente macchiati di sangue?

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Nuova vita per il pomodoro italiano?


Leggo da un articolo dell'inglese Telegraph che il pomodoro italiano ha un futuro davanti a sè. E questo nonostante la desertificazione che, secondo alcune previsioni, dovrebbe interessare un terzo della nostra penisola entro i prossimi cinquanta anni. Un gruppo di scienziati guidati da Massimo Iannetta (qui e qui alcune notizie con ulteriori link) sta infatti sviluppando un progetto del valore di quasi 9 milioni di euro teso a sviluppare un pomodoro che richieda per cresceresoltanto un quarto dell'aqua oggi necessaria. Gli esperimenti sono condotti nel deserto messicano e i risultati dovrebbero portare il "nuovo" pomodoro sul mercato in pochi mesi.

La grande novità è che questo pomodoro può crescere in vasi di vetro (!).

Emblematica la chiusura del pezzo: "Since genetic modification is illegal in Italy, the work has stayed in the laboratory." Mah!!!

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Sequestro di droga colombiana


L'argomento andrebbe di diritto trattato nel blog dell'amico Doppiafila, ma lo sfizio della notizia e la lettura recente di Gomorra mi spingono ad appuntarla qui.
Sembra che lunedì sia stato effettuato il più grande sequestro di droga in Colombia, secondo quanto dichiarato dal Ministro della Difesa Juan Manuel Santos: ben 25 tonnellate di cocaina prelevate presso il Panama e appartenente al cartello Norte del Valle. Peccato che abbiano sbagliato a contare i sacchi di droga, ognuno del peso di 20/25 kg, e che quindi le tonnellate formalmente sequestrate sono soltanto 13.2.
Che qualche tonnellata sia rimasta attaccata da qualche altra parte?
Doppia, che dice la stampa colombiana al riguardo?

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